"Ci sono state troppe regole, troppi movimenti prefissati. Non vi era alcuna libertà di movimento, e così, l'immobilità del pensiero. Egli ritenne che uno sparring richiedesse individualità, al fine di essere utile, non solo una non ragionata, imitativa ripetizione. In tal modo, non riuscirai mai veramente a capire il movimento che stai intraprendendo. Al contrario, si diventa come un robot."
dal libro Il tao del Jeet Kune Do
Nessun commento:
Posta un commento